Dal 18 novembre riprendono le Cene galeotte a Volterra
Roma, 28 ottobre - Tornano, dal 18 novembre, le ormai celebri cene aperte al pubblico realizzate nella Casa di reclusione di Volterra. Nella cucina del carcere chef titolati fianco a fianco con i carcerati per un'iniziativa dall'alto valore sociale e benefico. Il carcere di Volterra è pronto ad aprire le porte al pubblico per un altro indimenticabile evento di solidarietà che vedrà i suoi detenuti impegnati nella preparazione di otto cene d'autore realizzate con cadenza mensile da novembre 2011 fino a giugno 2012. Un appuntamento unico che non smette di destare interesse per la sua forte carica sociale ed emotiva. (leggi tutto)
Nell'ultima edizione sono state circa novecento le persone che hanno potuto vivere un'esperienza unica e formativa come quella di entrare in un carcere a contatto con i detenuti. Un evento dall'anima benefica visto che il ricavato anche quest'anno sarà integralmente devoluto alla campagna internazionale “Il Cuore si scioglie”, che dal 2000 vede impegnata Unicoop Firenze, insieme al mondo del volontariato laico e cattolico nella realizzazione di progetti umanitari. La formula vincente rimane invariata: una volta superate le porte dello storico carcere ricavato in una fortezza medicea, il pubblico sarà accolto con un piacevole aperitivo consumato all'interno del cortile, nello spazio sotto le antiche mura. La cappella, invece, sarà trasformata per l'occasione in una sala da pranzo con tanto di candele, camerieri/carcerati dall'impeccabile servizio, sommelier e vini a cura della Fisar di Volterra. Una cena dal ricco menu preparato interamente dai detenuti, affiancati da un rinomato chef, ogni volta differente, che metterà a disposizione tutta la sua esperienza. Un momento importante, quella delle Cene Galeotte, anche per i carcerati, che, grazie all'esperienza formativa in cucina con gli chef, e in sala, con la Fisar di Volterra, acquisiscono un bagaglio lavorativo che in ben nove casi si è tradotto in un vero impiego in ristoranti locali, secondo l'art. 21 che regolamenta il lavoro al di fuori del carcere. L'iniziativa, giunta alla sesta edizione, è realizzata grazie ad Unicoop Firenze, che come ogni anno fornirà le materie prime e assumerà i detenuti retribuendoli regolarmente, in collaborazione con il Ministero di Grazia e Giustizia, la direzione della Casa di reclusione di Volterra, la direzione artistica del giornalista e critico enogastronomico Leonardo Romanelli e il supporto comunicativo dello Studio Umami . Un ruolo fondamentale è ricoperto dalla Fisar delegazione di Volterra, che oltre al servizio vini seleziona le otto aziende che offriranno i prodotti in abbinamento al menu.
bm per informazioni: www.aiol.it
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