Riunione tecnica per salvare dai parassiti le castagne italiane
Roma, 22 settembre - Si è tenuta, il 22 settembre, presso la sala Cavour del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, la riunione del “Tavolo di filiera frutta in guscio – sezione castagne”, alla quale hanno partecipato rappresentanti del Ministero insieme a esponenti delle Regioni, delle Amministrazioni provinciali e comunali e delle Associazioni di categoria. Nel corso della riunione sono state illustrate e condivise col Tavolo le linee di indirizzo operative per la lotta al cinipide del castagno a livello nazionale, promosse dal Ministero per fronteggiare l’emergenza. (leggi tutto)
Nell’ambito delle attività previste dal Piano di settore castanicolo, approvato nel novembre 2010 dal Comitato Stato-Regioni e Province autonome, al fine di limitare in maniera tempestiva i danni nei castagneti da frutto, il Tavolo di filiera ha ritenuto prioritarie le seguenti linee di azione, finanziate con D.D. 15902 del 08 agosto 2011 per un importo complessivo di 1.000.000 di euro. Le azioni del Piano di settore sono:
1. Costituzione di 15 “Centri di moltiplicazione” (sui territori di 12 Regioni ritenute più importanti per le produzioni castanicole) dell’antagonista naturale del Drycosmus kuriphilus (cinipide galligeno del castagno) rappresentato dal parassitoide Torymus sinensis. L’obiettivo è quello di razionalizzare la lotta al cinipide secondo i tempi e le modalità di intervento che il territorio localmente richiede. Per questa azione sono stati destinati 600.000 euro;
2. Potenziamento del Centro di moltiplicazione del Torymus sinensis (presso il DIVAPRA dell’università di Torino, gestito dal prof. Alberto Alma, che è stato il primo laboratorio a occuparsi della moltiplicazione del Torymus). Tale potenziamento è necessario per innescare la moltiplicazione dell’antagonista del cinipide nei Centri regionali, fornendo coppie già selezionate, rifornendo le Regioni di Torymus da lanciare in attesa che i Centri regionali ne producano autonomamente. Per questa azione sono stati destinati 340.000 euro;
3. Realizzazione di 3 workshop formativi, anche di più giorni, per i tecnici regionali. Per questa azione sono stati destinati € 60.000.
Al momento il Ministero delle politiche agricole ha chiesto formalmente alle Regioni interessate da questi interventi di predisporre un progetto esecutivo nel quale, oltre al dettaglio dei costi specifici, si devono indicare le aree scelte per realizzare i Centri di moltiplicazione, nonché le aree dove effettuare i punti lancio dell’antagonista.
Sono stati inoltre comunicati i parametri considerati per la costituzione dei Centri di moltiplicazione e di lancio delle Regioni:
1. Superficie regionale investita a castagno;
2. Superficie regionale investita a castagno da frutto;
3. Valore delle produzioni castanicole regionali;
4. Richieste pervenute dalle Regioni per il potenziamento o realizzazione di nuovi Centri.
1. Costituzione di 15 “Centri di moltiplicazione” (sui territori di 12 Regioni ritenute più importanti per le produzioni castanicole) dell’antagonista naturale del Drycosmus kuriphilus (cinipide galligeno del castagno) rappresentato dal parassitoide Torymus sinensis. L’obiettivo è quello di razionalizzare la lotta al cinipide secondo i tempi e le modalità di intervento che il territorio localmente richiede. Per questa azione sono stati destinati 600.000 euro;
2. Potenziamento del Centro di moltiplicazione del Torymus sinensis (presso il DIVAPRA dell’università di Torino, gestito dal prof. Alberto Alma, che è stato il primo laboratorio a occuparsi della moltiplicazione del Torymus). Tale potenziamento è necessario per innescare la moltiplicazione dell’antagonista del cinipide nei Centri regionali, fornendo coppie già selezionate, rifornendo le Regioni di Torymus da lanciare in attesa che i Centri regionali ne producano autonomamente. Per questa azione sono stati destinati 340.000 euro;
3. Realizzazione di 3 workshop formativi, anche di più giorni, per i tecnici regionali. Per questa azione sono stati destinati € 60.000.
Al momento il Ministero delle politiche agricole ha chiesto formalmente alle Regioni interessate da questi interventi di predisporre un progetto esecutivo nel quale, oltre al dettaglio dei costi specifici, si devono indicare le aree scelte per realizzare i Centri di moltiplicazione, nonché le aree dove effettuare i punti lancio dell’antagonista.
Sono stati inoltre comunicati i parametri considerati per la costituzione dei Centri di moltiplicazione e di lancio delle Regioni:
1. Superficie regionale investita a castagno;
2. Superficie regionale investita a castagno da frutto;
3. Valore delle produzioni castanicole regionali;
4. Richieste pervenute dalle Regioni per il potenziamento o realizzazione di nuovi Centri.
bm per informazioni: www.aiol.it
< Prec. | Succ. > |
---|