Riconosciuti dalla UE lo Squacquerone di Romagna, il Nostrano Valtrompia e l'Uva di Puglia
Roma, 17 ottobre - “E’ la conferma della bontà della nostra politica agroalimentare che mette la qualità al primo posto”. Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali ha commentato la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea delle domande di registrazione delle denominazione di qualità dei tre prodotti italiani. “Il riconoscimento, da parte dell’Unione europea, di altri due prodotti italiani DOP e uno IGP è la conferma della bontà della nostra politica agroalimentare, che mette la qualità al primo posto. (leggi tutto)
Ancora una volta viene premiato il sistema produttivo italiano, esempio per tutti di affidabilità, trasparenza e qualità”. Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Saverio Romano, ha commentato la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea delle domande di registrazione delle denominazione di qualità per lo “Squacquerone di Romagna”, per il “Nostrano Valtrompia” e per l’“Uva di Puglia”. A seguito della pubblicazione in G.U., avvenuta il 15 ottobre, bisognerà attendere sei mesi – il tempo per permettere agli altri Stati membri di presentare eventuali domande di opposizione – per ottenere ufficialmente il marchio di qualità. Lo “Squacquerone di Romagna DOP” è un formaggio a pasta molle e a maturazione rapida, prodotto con latte vaccino, nell’area geografica che comprende le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna e parte del territorio di quella di Ferrara. Il “Nostrano Valtrompia DOP” è un formaggio semigrasso a pasta extra dura, prodotto con latte crudo con l’aggiunta di zafferano. La zona di produzione e di stagionatura è compresa tra i Comuni della provincia di Brescia ricadenti nella Valle Trompia. L’IGP “Uva di Puglia” è riservata all’uva da tavola delle varietà Italia b., Victoria b., regina b., Michele Palieri n., Red Globe rs. È prodotta nella zona che comprende tutti i territori dei Comuni delle province di Bari, Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Foggia, Taranto e Lecce posti al di sotto dei 330 metri sul livello del mare.
bm per informazioni: www.aiol.it
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