Per i disabili opportunità di lavoro nella ristorazione con la Comunità di Sant'Egidio
Roma 11 novembre - A Roma dodici disabili al lavoro nei ristoranti. E' il primo risultato dell’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio per facilitare l'inserimento professionale dei disabili e dimostrare la loro capacità di lavorare con motivazione e competenza, al di là dei pregiudizi. Dodici nuovi posti di lavoro per ragazzi disabili in altrettanti ristoranti romani. E' il primo risultato del progetto 'Sapori diversi' e del corso di formazione 'Cucina inclusiva' per commis di sala e di cucina per facilitare l'inserimento professionale dei disabili e dimostrare la loro capacità di lavorare con motivazione e competenza, al di là dei pregiudizi. (leggi tutto)
A conclusione del corso, per dodici ragazzi si è aperta la possibilità concreta di nuovi posti di lavoro nel settore della ristorazione a Roma, in altrettanti ristoranti di qualità. L'iniziativa, della Comunità di Sant'Egidio, ha formato 24 disabili per farne dei provetti camerieri. Per oltre un anno chef, specialisti del settore ed esperti hanno affiancato i ragazzi selezionati in un ciclo di lezioni dal profilo tecnico, dalla storia del lavoro alla conservazione degli alimenti, dalla preparazione dei cibi alle nozioni di base di inglese. E che ha già dato i primi frutti, a giudicare dai risultati: fra i 24 "amici", come vengono semplicemente chiamati, 12 hanno già trovato lavoro in strutture come la trattoria "da Cesare", a Prati, o il Convivio Troiani, a Campo Marzio. Per un altro paio, invece, sono in corso le trattative coi ristoratori. Il progetto nasce dalla "Trattoria degli amici", gestita a Trastevere dalla comunità di Sant'Egidio, dove lavorano 13 persone con disabilità. Un impegno, quello della Comunità, che si concretizza anche nel Movimento degli amici che raccoglie oltre 600 disabili. "I disabili sono una grande forza che dobbiamo liberare e mettere a servizio della collettività, ha spiegato Lorenzo Tagliaventi, vicepresidente della Camera di commercio di Roma, intervenendo al conferimento dei diplomi ai partecipanti al corso. Hanno energie che a volte possono essere anche più forti delle nostre ma siamo chiamati a una grande 'battaglia culturale' con le piccole imprese, che rappresentano il 97% della nostra regione e dove conta molto l'elemento umano e relazionale". Un aspetto che può rappresentare un valore aggiunto, grazie alla particolare motivazione che i disabili riversano nel lavoro: vedere riconosciuta la loro dignità li porta infatti a identificarsi con l'impresa in cui operano, a sentirla come qualcosa di proprio e a vivere il lavoro con particolare scrupolo e senso di responsabilità. Tuttavia, specie in un periodo come quello attuale, le difficoltà non mancano: secondo l'Isfol gli inserimenti lavorativi di disabili sono passati da 31 mila nel 2007 a 20.800 nel 2009 (-32 per cento). Inoltre la crisi economica ha ulteriormente scoraggiato le aziende, tanto che i nuovi avviamenti nello stesso periodo sono scesi da oltre tremila a meno di duemila.
Arianna Catti De Gasperi
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