Roma, 1 marzo - Roma rende omaggio a Lino Banfi per i suoi cinquant’anni di successi cinematografici, per i cinquant’anni di matrimonio, per il suo rapporto con Roma, per la sua capacità di far ridere. Il riconoscimento è arrivato oggi, nel giorno in cui viene ricordato il suo mezzo secolo di lavoro nel cinema e di festeggiamenti privati per le nozze d’oro, in Campidoglio con la consegna della Lupa capitolina da parte del sindaco Alemanno nella cerimonia alla quale erano presenti il presidente dell'assemblea capitolina Marco Pomarici, l'assessore capitolino alla Cultura Dino Gasperini, il sovrintendente ai Beni culturali Umberto Broccoli, i famigliari dell’attore e i suoi colleghi del cast di "Un medico in famiglia". "Lino Banfi - ha detto Alemanno - come me è un pugliese romano. Ha avuto cinquant’anni di carriera e di matrimonio in un percorso umano di grande carica di valori". "Grazie al sindaco da oggi io so romano", ha scherzato Lino Banfi. Banfi ha interpretato in mezzo secolo di carriera i ruoli più diversi, attraversando tutte le fasi e i generi della comicità, dai personaggi dei film anni ’70 al Nonno Libero della sit-com “Un Medico in Famiglia”, al vigile urbano, UrbanoTommasi. "Premiamo oggi un artista che ha sposato questa città. Un matrimonio, quello tra Lino Banfi e Roma, felice e solido da decenni". Così il presidente dell'assemblea capitolina, Marco Pomarici, nel corso della cerimonia di consegna della Lupa capitolina. "La presenza di tre sindaci indica che tu sei, come me, un romano pugliese, e dimostra che questa città è fatta da tante altre persone non nate a Roma - ha ricordato il sindaco di Roma - Il percorso di Banfi è di grande carica umana e di valori partendo da Nonno Libero, che ha ribadito l'importanza dei nostri anziani, ha detto a tanti ragazzi che senza di loro le nostre vite sarebbero monche, un messaggio profondo che deve entrare nelle case degli italiani, un messaggio che ci ha aiutato profondamente e realmente". bm per informazioni: www.comune.roma.it