Il 5 gennaio a Montescaglioso (Matera) rivive la notte dei Cucibocca
Roma, 5 gennaio - In provincia di Matera una tradizione, riproposta da circa dieci anni, che richiama il Carnevale ma che affonda i suoi significati nella civilta' contadina e pastorale. Nelle diverse varianti, figuranti avvolti in mantelli e cappotti scuri, con un grande cappello a larghe falde, una lunga barba, un canestro, una lucerna, un lungo ago da calzolaio e la catena ai piedi si aggirano per le strade per la curiosita' dei bambini e degli adulti. La sera del 5 gennaio, a Montescaglioso, in provincia di Matera, torna la ''Notte dei cucibocca'', la manifestazione più caratteristica in Basilicata alla vigilia dell'Epifania. E' una tradizione, riproposta da circa dieci anni, che richiama il Carnevale ma che affonda i suoi significati nella civilta' contadina e pastorale. Misteriose figure vestite di scuro, mantello o vecchi cappotti, in testa un cappellaccio o un disco di canapa da frantoio, il viso incorniciato da folte barbe bianche. (leggi tutto)
In passato i Cucibocca giravano per le strade e facevano rumore trascinando una catena legata al piede e bussavano alle porte delle case per chiedere cibo e vino.Bussano alle porte e chiedono offerte in natura. I bambini, spaventati, andavano presto a letto e permettevano cosi' alla Befana di riempire le calze con dolci e regali. Secondo altre interpretazioni cucire la bocca vuol dire mettere fine all'abbondanza del Natale oppure e' una metafora di un'antica usanza della civilta' contadina perche' prima dell'Epifania si regolavano i litigi tra pastori, salariati e massari. Oggi la rievocazione, nella versione moderna, si limita ad una sfilata per le strade del paese. L'evento inizia alle 19.30 con la vestizione dei Cucibocca nell'Abbazia di San Michele Arcangelo e da qui poi partira' il corteo per i vicoli del centro storico, accompagnato da musiche di zampogna e ciaramella.
Massimo Criscuoli Tortora
< Prec. | Succ. > |
---|