Roma, 4 novembre – Festeggiato in Campidoglio Richard Gere. Ad accoglierlo nella mattinata di ieri il sindaco Alemanno che gli ha consegnato la Lupa capitolina per il suo impegno in favore del Tibet. L’attore americano ha ricevuto il premio in un’aula Giulio Cesare affollata di giornalisti, fotografi e dipendenti capitoline. Prima della cerimonia, in un lungo incontro riservato con il Sindaco è stata affrontata e discussa la situazione del popolo tibetano. “Questa premiazione - ha detto il Sindaco - è un gesto per dare continuità a quel giorno memorabile quando fu conferita la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. (leggi tutto)

Oggi gli consegniamo la Lupa per il suo impegno a favore dei diritti umani. Abbiamo di fronte un uomo che con l'arte ha costruito un grande ponte a favore dei valori umani, entrando in contatto con una delle più grandi civiltà presenti nel mondo, quella del buddismo tibetano. Sappiamo che quando nel mondo vengono traditi i diritti umani, anche per un solo uomo, vengono messi in discussione i diritti di tutti. Con questo premio - ha concluso Alemanno - Roma si impegna affinché il popolo tibetano veda riconosciuti i suoi diritti”. “E' un piacere per me essere qui - ha detto da parte sua Gere – E’ una grande gioia accettare questo premio in una città che adora anche mio figlio. Nel vostro Paese nel '79 ho ricevuto il primo premio internazionale della mia vita, il David di Donatello. Amo l'Italia e gli italiani”. Poi l’attore statunitense racconta di quando a Roma, due anni fa, suo figlio si emozionò a giocare a baseball nel parco di Villa Borghese.  Oggi l’attore, noto soprattutto per film come "American Gigolo" e "Ufficiale e Gentiluomo", riceverà il Marco Aurelio d’oro alla carriera nella cerimonia conclusiva del Festival Internazionale del Film di Roma, in corso all’Auditorium. Al termine dell’incontro in Aula, il vicesindaco Sveva Belviso ha donato al celebre ospite un ramo di orchidea. 

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