Roma 28 gennaio -Si saprà a breve se Adriano Celentano parteciperà al Festival di SaRemo e già si favoleggia sul suo compenso. Già sulla rete internet sono pubblicate varie proteste per il compenso che il cantante percepirà per i suoi vageggianti monologhi. Pagare un cantante con compensi elevati in un momento di profonda crisi, e poi con le sollecitazioni quotidiane martellanti per il pagamento del canone RAI e poi si vedono che i fondi raccolti vengono così sperperati per monologhi che non interessano nessuno, sentire delle morali che nessuno gli ha richiesto, spesso anche a sfondo pseudo-politico, che alla fine fa chiedere alla gente "Ma questo che vuole, perchè sputa nel piatto in cui mangia?". (leggi tutto)

Con i soldi di Celentano non potrebbero essere finanziate tante borse di studio per gli studenti universitari, magari quelli che frequentano i corsi universitari del Dams: si potrebbero scoprire tanti talenti nascosti per il futuro dello spettacolo: perchè lo spettacolo è cultura, e la cultura è il sale dei popoli! Meditate gente... meditate....: paghiamolo il canone, ma se i soldi sono spesi bene!! Facciamo delle proposte alla RAI per avere più programmi di qualità, teatro, commedie musicali, poesia! Troppi talk show e poca cultura, bisogna far capire alla RAI che il pubblico non è tutto quello che vede L'isola dei famosi o il Grande Fratello, ma gente che vuol vedere programmi diversi, originali (ma vedere qualche nuovo autore è prtoptrio una utopia?) e sicuramente il successo è assicurato!.

Cristina Russi