Al Teatro dell'Opera di Roma dal 3 maggio la danza di Maurice Béjart
Roma, 27 aprile – In scena da mercoledì 2 maggio al Teatro dell’Opera uno spettacolo dedicato a Maurice Béjart, figura simbolo della danza della seconda metà del Novecento. La “Serata Maurice Béjart” si articola in quattro momenti, due creazioni che intendono rendere omaggio al grande ballerino e coreografo francese e due sue composizioni. Insieme ai Primi Ballerini della compagnia del Teatro dell’Opera, si esibiscono gli ospiti Clairemarie Osta e Nicolas Le Riche. Dirige l’Orchestra Nir Kabaretti. Si parte con Gran Rythme, una coreografia che coinvolge voce gesto e ritmo, creata nel 1979 dal Direttore del Corpo di Ballo dell’Opera, Micha van Hoecke, e da Fernand Schirren per la scuola Mudra di Maurice Béjart, e qui ripreso da Yoko Wakabayashi per gli allievi della Scuola di Danza del Teatro dell’Opera. A seguire Eden di Maguy Marin, su musiche di autori vari. Allieva nella scuola Mudra, la Marin, nella sua creazione del 1986, racconta di un Adamo e di un'Eva – interpretati qui da Riccardo Di Cosmo e Alessia Gay – in un Paradiso della purezza perduta, insidiata dalla violenza. Symphonie pour un homme seul è un balletto in un atto a due personaggi, su musica di Pierre Henry e Pierre Schaeffer, primo successo di Béjart – privo di scene e di costumi – che riprendeva i temi della solitudine dell’uomo e del disagio del vivere contemporaneo, cui si propone come antidoto la danza. La prima rappresentazione fu a Parigi, nel 1955, con interpreti lo stesso Maurice Béjart e Michèle Seigneuret. Protagonista è un uomo serta dei nostri tempi intrappolato tra tecnologia e sesso, manipolato da forze oscure che tenta invano di fuggire. Il balletto fece all’epoca molto scalpore. Protagonisti in questa rappresentazione due interpreti di fama internazionale, Nicolas Le Riche e Clairemarie Osta. Nelle recite del 5 e 6 maggio danzano invece l’étoile dell’Opera Mario Marozzi e Alessandra Amato. In chiusura Gaîté parisienne suite. Il balletto in un atto, su musica di Jacques Offenbach (arrangiamento di Jean Rosenthal) creato per il Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles nel 1978, si ispira all’operetta La vie parisienne. La versione originale, con la coreografia di Léonide Massine, ebbe la sua prima a Montecarlo con il Ballet Russe de Monte-Carlo il 5 aprile 1938. Nel rifacimento realizzato con la compagnia Ballet du XXe siècle, Béjart ha creato uno dei suoi balletti più frizzanti, in chiave autobiografica: in una sala da ballo le avventure e fantasie oniriche di un giovane giunto a Parigi per studiare danza. Nella ripresa di Piotr Nardelli e Miki Matsuse, gli interpreti sono Alessio Rezza, Alessandro Tiburzi, Lucilla Benedetti, Gaia Straccamore e Paolo Mongelli. Dopo la prima rappresentazione del 2 maggio (h.20.30), sono previste quattro repliche: giovedì 3 (20.30), venerdì 4 (20.30), sabato 5 (18), domenica 6 (17.00). bm per informazioni : www.operaroma.it - www.comune.roma.it
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