Un patto per la sicurezza e la ,governance economica con Trialogue Cina-Europa-USA
Roma 1 novembre - “Nell’era della globalizzazione, nessun Paese e’ un’isola a se”. Lo ha detto il Ministro Franco Frattini nel suo intervento all’incontro (‘’Trialogue’’) Cina-Europa-Stati Uniti, organizzato a Venezia dall’Aspen Italia ed Usa. Nel corso dell’incontro tre gruppi di lavoro si sono confrontati sui temi della governance economica internazionale,della ‘’global security’’, sulle sfide e le opportunita’ delle nuove geopolitiche in Medio oriente e Nord Africa. Stati Uniti, Cina ed Europa – ha sottolineato Frattini - nello “spirito di apertura” potranno guardare a “un patto per la sicurezza e per la riforma della governance globale. Un patto tanto più urgente in quanto nessuno dei tre pilastri su cui si fondava il sistema di Bretton Woods ha resistito nella sua forma originale: né il sistema di cambi fissi, né le istituzioni finanziarie internazionali, né il sistema commerciale incardinato ora nell’OMC”. (leggi tutto)
Secondo Frattini l’Europa, e l’Italia al suo interno, ‘’possono fare molto per favorire la fiducia e la comprensione reciproca. Possiamo contribuire a contenere con un paziente impegno alla mediazione e al dialogo, alcune divergenze che riducono il potenziale di cooperazione tra la Cina e i grandi partners occidentali. Se, con le dovute cautele negoziali, noi europei riuscissimo a liberarci da intralci anacronistici e paradossi, superando quelle rigidità che ostacolano la concessione a Pechino dello status di economia di mercato e ripensando -nella realtà contemporanea fortemente cambiata- l’embargo sulle armi, allora potremmo davvero ambire a svolgere un ruolo di forte promozione dell’inclusione piena della Cina nelle relazioni non solo economiche ma politiche e strategiche, così come l’Italia auspica con convinzione’’. Il Ministro ha, pero’, ricordato che dalla Cina ci si attende un “contributo’’ alla creazione di “un clima di fiducia generale, assicurando efficace tutela alle libertà politiche ed economiche, contribuendo a stabilizzare aree di tensione nelle quali siamo fortemente impegnati, dall’Afghanistan al Corno d’Africa, ingaggiandosi in un dialogo di ampio respiro su tematiche globali, come quelle energetiche e ambientali, e facendo uno sforzo di comprensione delle più gravi minacce alla nostra sicurezza’’. Frattini ha detto che l’Italia ha “apprezzato il ruolo costruttivo svolto dalla Cina nella crisi libica”, mentre si auspica che Pechino “assuma atteggiamenti altrettanto responsabili nello scenario mediorientale, a partire da quello siriano”.
bm per informazioni: www.esteri.it
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