Dal 12 Ottobe a Rimini la 43^ edizione delle Giornate del Pio Manzù
Roma 21 agosto - Dove sta andando l’Italia? E soprattutto perché? Sono queste le domande a cui proverà a dare risposta il Centro Internazionale Ricerche Pio Manzù, che quest’anno vuole essere, come e più di sempre, una fucina di idee. “E’ quello che ci proponiamo in effetti – spiega Gerardo Filiberto Dasi, segretario generale del Pio Manzù – perché l’Italia ha un bisogno estremo di ritornare ad essere protagonista e ha una esigenza fondamentale: dare un futuro a se stessa e ai propri giovani”. La necessità di trovare una nuova forma di governance è ormai sotto gli occhi di tutti, per questo il Centro, che da sempre si occupa di geopolitica, vuole mettere a disposizione del Bel Paese le proprie relazioni internazionali, per trovare, in casa e fuori, le risposte che servono al futuro. Ci sono altri esempi da seguire? Quelli dei Paesi in via di sviluppo? Quelli delle grandi potenze economiche e industriali? Quelli del passato? O quelli del futuro? Con i nuovi media il mondo è cambiato in maniera radicale e velocemente e ora è proprio il tema della velocità a dover essere posto a politici e imprenditori del Bel Paese. Possiamo permetterci di rimanere ai margini della Società dell’informazione? Oppure dobbiamo iniziare a pensare che non esistono più centri e periferie e che tutto va visto sotto un’ottica nuova? Però, quale? Quella dei diritti e delle tutele? Quella della finanza, che ha messo in ginocchio intere economie, compresa la nostra? Quella dello stato sociale italiano, esempio unico al mondo? O ancora quella della democrazia occidentale ed europea, che è così matura da essere in qualche modo inadeguata nel mondo di oggi fatto di bit e fibre ottiche? Tante le domande sul tavolo e tanti anche gli esperti che il Centro chiamerà a discutere del futuro alla 43° edizione delle Giornate il cui titolo pone l’enfasi sulle più urgenti risposte che si stanno cercando: “Italia. Osservatorio internazionale sul Bel Paese, incubatore della crisi sistemica”. Il sipario si alzerà sulle nuove prospettive per l’Italia il 12 ottobre; per tre giorni esperti, scienziati, imprenditori, politici e tecnici tenteranno di dare risposte ai tanti quesiti che la contemporaneità ci pone. Il Pio Manzù si pone come un “super laboratorio” dove non si pensa solo all’economia e non si parla solo il linguaggio della politica. L’idea è invece quella di andare oltre l’economia e oltre la politica, perché se l’Italia può insegnare qualcosa è che la cultura è un valore enorme, tanto più se si apre ai nuovi linguaggi. l Centro Pio Manzù ha il coraggio di capire e far capire, ma soprattutto di informare, senza nascondersi dietro ad un dito. Il re è nudo: occorre inventarsi nuovi vestiti. di Letizia Magnani. bm per informazioni www.centropiomanzu.org
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