Maratea, gioiello del Tirreno
Roma, 3 marzo - Maratea è l'unico sbocco della Basilicata sul Mar Tirreno. Maratea ha una storia antica, le sue origini risalgono all'età del Bronzo. Sull’isolotto di Santo Janni sono venute alla luce testimonianze di epoca romana: i resti di alcune vasche che servivano alla lavorazione e alla conservazione del Garum, una tipica salsa ricavata dalle interiora di pesce, assai apprezzata dagli antichi Romani. Un importante rinvenimento che ha indotto ad ipotizzare un’assidua frequentazione del luogo, che offriva sicuri approdi nonché una sorta di stazione di rifornimento di generi alimentari e d’acqua, da parte delle imbarcazioni provenienti da Oriente. Il paese è situato alle pendici del Monte San Biagio, dominante il golfo di Policastro: un piccolo gruppo di case attraversato da stretti vicoletti e scalinate si affaccia al mare dall’alto di uno spuntone di roccia. Un borgo marinaro dove un tempo si allestiva, in ogni nuova stagione, un pontile in legno per far attraccare le barche da trasporto. Nel passato è stato il centro dei commerci marateoti che avvenivano solo nei mesi estivi, cioè quando era possibile la navigazione. Lì sbarcavano ceramiche vietresi, tessuti, arredi che lasciavano il posto ai prodotti locali come l’olio, i formaggi, il legno, molto apprezzati sui mercati napoletani. Una vera industria era costituita dalla lavorazione dei libani, corde vegetali ottenute con un lungo trattamento dell’erba tagliamani (ampelodesmos mauritanicus), attività svolta dalle donne che la raccoglievano in tutto il territorio e la trasportavano sulla testa, con particolare abilità, per lavorarla direttamente al porto. Un legame forte quello con il mare che è sempre stata la principale via di comunicazione. Oggi quel pontile è un porto apprezzato, conosciuto come uno dei migliori approdi turistici del Mediterraneo, sia per la sua importanza logistica, in quanto meta d'obbligo per tutte le imbarcazioni dirette, ad esempio, alle isole Eolie, sia per la piccola, ma esperta, flotta di pescatori locali, grazie ai quali è possibile gustare saporosi piatti di pesce pescato nel golfo. Nel 2009, quello di Maratea, è stato il primo porto italiano ad essere comandato da una donna: allora arrivò il tenente di vascello Tiziana Manca a fare da apripista, oggi c’è il tenente di vascello Stefania Milione. bm per informazioniwww.aiol.it
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