Riconoscimento alla rete diplomatica italiana per la crescita del Made in Italy all'estero
Cresce il ‘’Made in Italy’ all’estero e nella crescita emerge il forte ‘’boom’’ delle nuove commesse delle imprese di costruzioni, cosi’ come emerge dal rapporto annuale dell’Associazione nazionale costruttori(Ance). La presentazione del rapporto è avvenuta nella Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina, alla presenza di un nutrito gruppo di Ambasciatori stranieri in Italia:un riconoscimento dell'incisiva azione della rete Diplomatica italiana a supporto anche del settore in tutti i 16 Paesi in cui e’ presente. "I nostri rapporti con la Farnesina non sono buoni e neanche ottimi: sono eccellenti", ha detto Giandomenico Ghella, vicepresidente dell’Ance e responsabile per l'attività internazionale, enumerando il lungo elenco di missioni organizzate nel corso dell'ultimo anno, che hanno toccato numerosi Paesi (Croazia, Romania, Egitto, Iraq, India, Turkmenistan, Kazakhstan Tunisia e Marocco) e che hanno sempre trovato il supporto delle Ambasciate italiane, con l'obiettivo di fornire ai partecipanti le informazioni e i contatti necessari con gli operatori e le istituzioni locali. (leggi tutto)
Nel 2010 il fatturato estero delle aziende di costruzione italiane è stato di 7,452 miliardi di euro, con una crescita pari al 2,5 per cento su base annua. Ma il risultato veramente eccezionale è rappresentato dai nuovi ordini acquisiti, che ammontano a 18,5 miliardi di euro di cui 2,3 miliardi di diretta competenza delle imprese italiane. Si tratta, in sostanza, di un raddoppio rispetto alla media degli ultimi anni che pone le premesse per un futuro tranquillizzante delle imprese coinvolte. È anche un dato in decisiva controtendenza rispetto alla fase economica che sta affrontando il sistema economico italiano. "Riusciamo immancabilmente – ha sottolineato Ghella - a qualificarci nelle gare, soprattutto nei comparti come le opere idrauliche, le strade, le ferrovie e le infrastrutture in genere, dove nostre grandi capacità sono riconosciute in tutto il mondo. Aggiungo che le qualifiche, all'estero, sono molto più rigorose di quanto purtroppo avvenga in Italia e questo è un ulteriore indice della grande qualità delle nostre imprese. Un altro punto di forza, non trascurabile, è anche la capacità delle nostre aziende di collaborare con le realtà locali creando lavoro e trasferendo capacità tecniche”.
bm per informazioni: www.esteri.it
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