Una tavola rotonda sulle ricerche in ambito enologico a Vinitaly
Roma 20 marzo - L'appuntamento è per mercoledì 28 marzo nell'area del Mipaaf a Vinitaly al piano terra del Palaexpo e il tema centrale sarà “La ricerca scientifica del Cra per il miglioramento della competitività nel settore viti-vinicolo italiano”: una importante occasione per parlare di fronte a esperti e ricercatori in campo enologico e vitivinicolo del futuro del vino dal punto di vista scientifico e agronomico Durante l'incontro che si terrà presso l'area del Mipaaf, si parlerà dei contributi scientifico/sperimentali delle varie strutture del Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura, Cra, in rapporto alle esigenze del mondo produttivo e i programmi futuri di ricerca alla luce delle nuove sfide di sostenibilità economica, ambientale, sociale e qualità globale. Il Cra, presente al salone internazionale dei vini e dei distillati in uno spazio allestito presso lo stand istituzionale del Mipaaf, ha organizzato per le ore 11 di mercoledì 28 marzo un interessante workshop per presentare i contributi scientifico/sperimentali che le varie strutture del Cra operanti in ambito enologico e vitivinicolo hanno sviluppato in rapporto alle esigenze del mondo produttivo, alla qualità globale e alle nuove sfide di sostenibilità economica, ambientale e sociale. L'evento, al quale interverranno il commissario Straordinario del Cra Giuseppe Alonzo, il direttore del Dipartimento trasformazione e valorizzazione dei prodotti agroindustriali del Cra Paolo Ranalli e i direttori delle singole strutture del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura coinvolti su viticoltura ed enologia, rappresenta un utile e concreto momento di condivisione tra “addetti ai lavori” dei risultati ottenuti delle attività di ricerca e sperimentazione scientifica delle strutture Cra coinvolte in tali settori. Mettere la ricerca scientifica al servizio della competitività nel settore viti-vinicolo italiano vuol dire promuovere il vino prodotto da vitigni autoctoni e da particolari uve espressione di un determinato territorio, ma anche sperimentare tecnologie innovative per vinificazioni al fine di elevare lo standard qualitativo in rapporto alla tipologia di vino, studiare i fenomeni biochimici e meccanici di trasformazione dell'uva in vini e i trattamenti finalizzati a una conservazione ottimale, il ruolo delle sostanze presenti nel mosto e l'impiego degli enzimi, lieviti e batteri e caratterizzare le produzioni locali con piani di miglioramento genetico e una selezione varietale della vite. bm per informazioni: www.aiol.it
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