Si parla di mare, pesca ed ambiente ad Ostuni con i ragazzi di Marinando
Roma, 7 settembre - Dall’11 al 17 settembre la cittadina pugliese ospiterà i ragazzi finalisti di questa campagna promossa, fin dal 1995, dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che costituisce da oltre da 16 anni, per alunni e docenti delle scuole secondarie di primo grado italiane, un’occasione per parlare di mare, pesca, ambiente e sostenibilità. Anche per l’anno scolastico appena concluso, studenti tra i 10 e i 14 anni, insieme ai loro insegnanti, con la loro fantasia e creatività, hanno partecipato ai due concorsi: “Il pescatore in teatro” e “Video Marinando”, presentando, per il primo, l’elaborazione di un soggetto teatrale originale e la realizzazione di uno spot sui temi del mare e della pesca, per il secondo. (leggi tutto)
Una Giuria ha selezionato tra i molti lavori pervenuti, i 10 spettacoli teatrali e i 5 video che meglio hanno saputo rappresentare l’importanza del mare e delle sue risorse, la cultura, le tradizioni, i miti legati al pianeta blu e le attività tradizionali, come la pesca, legate all’ambiente marino. Le 15 scuole vincitrici dell’edizione 2011 di Marinando provengono da: Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Campania e Sicilia. Quindi a breve i gruppi di ragazzi appartenenti alle scuole finaliste parteciperanno al Festival di Marinando con un soggiorno premio ad Ostuni, la “città bianca”, che dal 1999 ospita questo evento, unico nel suo genere. Marinando, infatti, è tra le rassegne di teatro scuola più rappresentative del panorama nazionale e internazionale, grazie anche all’unicità del tema affrontato e ai linguaggi espressivi utilizzati dai ragazzi per scoprire e raccontare il mare. Ospiti di questa XVI edizione del Festival di Marinando saranno anche i ragazzi di Algeria, Grecia, Malta e Autorità Nazionale Palestinese che parteciperanno, fuori concorso, alla Rassegna teatrale internazionale, con propri lavori originali. L’apertura agli studenti provenienti da Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, fin dal 2005, nasce dalla volontà di far comprendere alle generazioni più giovani che il bacino del Mediterraneo è patrimonio comune di 23 nazioni. Sulle sue sponde si condividono valori e tradizioni e la pesca costituisce parte integrante della cultura e della memoria di tutti i popoli che si affacciano su questo mare.
bm per informazioni: www.aiol.it
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