Il pane è simbolo dell'Italia, per un italiano su due
Roma, 9 settembre - ''Il pane è il prodotto enogastronomico 'simbolo' dell'Unita'. Quasi un italiano su due lo ha eletto emblema nazionale del Belpaese a tavola: non solo perché rappresenta una delle componenti primarie della nostra alimentazione, ma anche perché nessun altro elemento è in grado di raccontare meglio l'evoluzione e i cambiamenti socio-economici che hanno caratterizzato i 150 anni della storia italiana''. Lo afferma la Confederazione italiana agricoltori, presentando a Torino alla 6* Festa nazionale dell'Agricoltura l'indagine 'ad hoc' promossa in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia. (leggi tutto)
Dalla 'rivolta del pane' nel 1898 agli 'anni del pane nero durante la seconda guerra mondiale, dal 'pane speciale' che secondo una legge del 1967 poteva essere fatto solo con pochi e determinati ingredienti al pane 'liberalizzato' con il Dpr 502/1998 che eliminava qualsiasi restrizione sul processo di preparazione: sono soltanto alcuni degli esempi che spiegano la continuità storica del pane e chiariscono i motivi alla base della scelta compiuta da ben il 48 per cento della popolazione. ''Ogni Regione - spiega la Cia - ha il suo pane, le sue ricette, le sue tradizioni. Basti pensare al 'Cafone' in Campania, alla 'Puccia' in Puglia, alla 'Michetta' in Lombardia, alla 'Ciriola' nel Lazio e alla 'Crescia' nelle Marche. E poi c'è la 'Carta musica' in Sardegna, la 'Focaccia' in Liguria, la 'Piadina' in Emilia Romagna, la 'Vastedda' in Sicilia, i 'Grissini' in Piemonte e la 'Pitta' in Calabria. Ma nonostante queste differenze locali, è proprio il pane, per il suo consumo capillare e per la sua omogenea diffusione sull'intero territorio nazionale, a legare tutti gli italiani a tavola. E infatti solo a notevole distanza dalla 'medaglia d'oro', tra i prodotti agroalimentari scelti per rappresentare l'Unità nazionale, si trova la pasta, che si guadagna il secondo posto del podio con il 23 per cento delle preferenze. Seguono a ruota il vino (con l'11 per cento) e il formaggio (con l'8 per cento); infine l'olio extravergine d'oliva e la passata di pomodoro (entrambi con il 5 per cento)''.
Arianna Catti De Gasperi
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