Dal 3 dicembre a Canino la Sagra dell'Olivo 2011
Roma, 28 novembre - Il Comune in provincia di Viterbo è il primo in Italia ad aver ottenuto il marchio Dop: l’olio di Canino era già apprezzato da Papa Paolo III nel Quattrocento, nonché utilizzato a metà Ottocento quale celebrato condimento delle pietanze nei banchetti del principe Luciano Bonaparte. Dal 3 all’11 dicembre si terrà a Canino, la 51° edizione della Sagra dell’olivo. E’ da cinquantun anni che il pregiato prodotto delle olive ha una propria sagra. (leggi tutto)
Un appuntamento annuale e imperdibile. Lo si potrà gustare nei piatti che caratterizzavano la cucina di “un tempo”, come l'acquacotta, tipico piatto povero che sfamava le famiglie con quel poco che la terra offriva. Non mancherà la bruschetta che, quest’anno, concorre a entrare nel Guinness dei primati con i suoi 10 metri di lunghezza e 20 litri d’olio per condimento. Canino è anche una località dalla forte suggestione culturale e storica per la presenza, nella vicina area archeologica di Vulci, della Necropoli, una delle più importanti e straordinarie testimonianze etrusche al confine con il territorio di Montalto. Fino a qualche decennio fa l’olio di Canino era rappresentato simbolicamente da una pianta di olivo cresciuta tra le crepe del muro sulla sommità della torre del castello di Vulci. Come quel seme sia arrivato fin lassù e abbia potuto mettervi le radici tanto da diventare un albero così grande da mettere a rischio la solidità della stessa torre, ragion per la quale fu rimosso, è un mistero. Ma Canino di misteri e leggende ne ha molte. Il castello, infatti, che sovrasta un bellissimo ponte etrusco - romano è legato ad una leggenda. Si dice che fu costruito da Dio in persona e che il diavolo, invidioso per questa opera così bella e maestosa, cercò di cancellarlo usando la sua coroja ovvero lo strofinaccio. Non riuscendo nel suo intento, l’abbandonò nel bel mezzo dell’arcata. Per l’occasione si potranno visitare i luoghi dei misteri e il quartiere medioevale “Le Buche” e la cappella con i monumenti funebri della famiglia di Luciano Bonaparte. Saranno aperti i frantoi per l’assaggio della bruschetta. E poi, mostre di presepi, fotografiche, quelle dedicate alle macchine agricole e i giochi di piazza contribuiranno a rendere la 51° sagra dell’olivo un momento sempre più legato alla tradizione e alla cultura di questo piccolo paese. Per i più piccoli è previsto il battesimo della sella. Mezzo secolo di storia per questo frutto della terra che ogni anno regala in questo angolo di misteri un olio che ha fama ormai internazionale.
bm per informazioni: www.aiol.it
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