Ancora la Cina per i sommellier made in Italy
Roma 18 febbraio - Scuola per la formazione tecnica e culturale al vino italiano a Shanghai e Pechino, pre-corsi di italiano, fornitura di materiale didattico e rilascio di un titolo di Sommelier associazione italiana sommelier e corso di lingua italiana. Il Protocollo d’intesa, patrocinato dal Mipaaf è stato firmato da università per Stranieri di Siena, Associazione italiana sommelier e Enoteca italiana per affermare i valori qualitativi e culturali dei vini italiani nel Celeste Impero. Veri corsi di sommelier “Made in Italy” in Cina, scuole per la formazione tecnica e culturale al vino italiano a Shangai e a Pechino, pre-corsi di italiano, fornitura di materiale didattico e rilascio di un titolo di Sommelier associazione italiana sommelier. Ecco l’ambizioso progetto nato per formare classi di sommelier cinesi stipulato tra università per Stranieri di Siena, Associazione italiana sommelier e Enoteca italiana con l’intento di affermare i valori qualitativi e culturali dei vini italiani in Cina. Il protocollo d’intesa, patrocinato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, è stato firmato il 16 febbraio da Massimo Vedovelli, rettore dell’università per Stranieri di Siena, Antonello Maietta, presidente Associazione italiana sommelier e Claudio Galletti, presidente dell’Ente vini – Enoteca italiana. I primi due corsi, avranno luogo nelle città sedi del progetto “100 enoteche italiane” che stanno sorgendo in Cina: Shangai e Pechino. In un secondo momento verranno individuate altre città per lo svolgimento dei corsi, in collaborazione con università, agenzie cinesi o consorzi italiani presenti nel Celeste Impero. “Il Made in Italy connota sempre più l’identità italiana dal punto di vista culturale ed economico - afferma il rettore dell’università per Stranieri di Siena Massimo Vedovelli - Il vino e in generale i prodotti dell’agro alimentare sono l’espressione per antonomasia della nostra identità, ultimi baluardi che, più difficilmente dei prodotti manufatti in scala industriale, non possono essere replicati altrove, in quanto strettamente legati, ad espressione di un dato territorio. L’attenzione al mercato cinese del vino in senso lato (consumatori, produttori, grande ristorazione, commercianti, importatori) è stata da ultimo fortemente sottolineata dai grandi produttori ed esportatori di vino italiano, anche all’ultimo convegno nazionale Associazione italiana sommelier – Perugia, ottobre 2010. Questo progetto nasce per rispondere alla richiesta forte e chiara che i produttori hanno rivolto all’Associazione italiana sommelier, la più grande associazione che cura come suo compito istituzionale la comunicazione nel mondo del vino. Si coniuga perfettamente con la missione dell’università per Stranieri di Siena, specializzata nella diffusione della cultura italiana in tutti i suoi aspetti. L’università per Stranieri di Siena è il partner italiano di un grande progetto europeo –Vinolingua - che studia le lingue settoriali del vino dei Paesi produttori di vino: da tale studio derivano corsi di lingua destinati agli addetti alla produzione, in modo da facilitare il dialogo, lo scambio, la promozione del vino”. bm per informazioni: www.aiol.it
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