Con RomAexhibit la cultura e le mostre di Roma in rete
Roma, 8 luglio – Divide et impera, dicevano i nostri antenati, e funziona ancora oggi. Non nel marketing e nella promozione culturale, ambiti per i quali vale il contrario: per dare respiro e identità a quanto offre un territorio in termini di cultura e arte, la carta vincente si chiama unione delle forze e “messa in rete”. Specialmente a Roma, dove la sovrabbondanza dell’offerta rischia di generare – se prodotta e gestita da diversi soggetti, ognuno per proprio conto – un “effetto pulviscolo” e inconvenienti come doppioni, inaugurazioni sovrapposte, mancata programmazione complessiva con troppe manifestazioni in alcuni periodi e penuria in altri. Per ovviare alle patologie dell’ “ognuno per sé”, ma soprattutto per dare forza concreta all’enorme potenziale della nostra città sul fronte arte e mostre, nasce RomAexhibit, il “sistema espositivo” romano, vero e proprio consorzio tra i protagonisti del settore: diciannove tra musei e istituzioni culturali, di natura sia pubblica che privata, hanno siglato un protocollo in Campidoglio, in Aula Giulio Cesare, e si sono così alleati in un’unica rete. (leggi tutto)
L’ “unione federale” dei musei nasce dal lavoro di concertazione condotto dall’Assessorato capitolino alla Cultura. L’intesa è suggellata dalla creazione di un marchio condiviso, “RomAexhibit – Art and Exhibitions in Rome”, in cui la desinenza ae del genitivo latino sottolinea l’antichità e il prestigio dell’Urbe. RomAexhibit è in primo luogo una cabina di regia, chiamata a coordinare gli enti firmatari per stabilire assieme la programmazione di mostre e musei. Si evitano così gli errori strategici come le grandi inaugurazioni lo stesso giorno o le mostre di argomento simile, si accresce la qualità dell’offerta e soprattutto si può costruire rapidamente un palinsesto generale: sin d’ora si possono comunicare all’estero gli eventi romani con sei mesi d’anticipo (ed è stato fatto alla presentazione di RomAexhibit: vedi calendario semestrale), dal 2012 si conta di predeterminare un anno completo. Il turismo, sottolinea il Campidoglio, non potrà che beneficiarne. E la programmazione condivisa consentirà risparmi notevoli. Primi obiettivi e impegni per i firmatari: partecipazione al “tavolo permanente di concertazione”; indicazione, nei diversi siti web di musei e spazi espositivi, dei link agli altri partner; richiamo, in ogni sede espositiva, ai programmi delle sedi “consorziate”; uso sistematico del logo RomAexhibit e promozione a ranghi unificati – del logo come dei programmi – alle fiere internazionali del turismo. A seguire: realizzazione di un sito Internet unico, navette di collegamento tra musei e sedi espositive (con particolare attenzione a quelle fuori centro storico). “Quella che una volta era concorrenza oggi diventa partnership”, ha detto l’assessore capitolino alla Cultura Dino Gasperini. Il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Maria Giro, ha commentato: “Un ulteriore passo in avanti per sostenere la vocazione internazionale di Roma”. E il sindaco Alemanno ha sottolineato l’aspetto della valorizzazione dell’intero patrimonio culturale romano, insito nel nuovo sistema unificato: “La complessità e ricchezza dei nostri musei e delle nostre sedi espositive spesso sfugge alla massa di chi viene a Roma, per cui si finisce col vedere sempre i soliti monumenti”. “La svolta di questo protocollo”, conclude il Sindaco, “sta nel fare sistema” dando visibilità a tutti, “pur rispettando l’autonomia di ciascuno”.
mb per informazioni: www.comune.roma.it
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