A Belgrado Convegno Internazionale sulla lingua italiana
Roma 31 maggio - 'Oltre i confini. Aspetti transregionali e interculturali dell'italiano', e' stato il tema di un convegno internazionale organizzato a Belgrado congiuntamente dalla Facoltà di Filologia della locale Universita' e dall'Istituto Italiano di Cultura, in occasione dell'ottantesimo anniversario della fondazione del Dipartimento di Lingua e letteratura italiana. La riflessione si è aperta venerdì 25 maggio con i saluti augurali e gli annunci programmatici del Rettore dell'Università di Belgrado Branko Kovacevic e della Preside della Facoltà di Filologia, Aleksandra Vranes, unitamente a quelli dell'Ambasciatore d'Italia a Belgrado Armando Varricchio e di Sira Miori, Direttore dell'Istituto Italiano di Cultura e Coordinatore d'Area. Il convegno ha visto la partecipazione attiva di docenti e ricercatori di lingua e letteratura italiana delle università della Regione dei Balcani e Danubiana, giunti a Belgrado dalle Università di Serbia, Slovenia, Croazia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia, Kosovo e Montenegro, ma anche di Svizzera, Austria, Albania, Grecia, Bulgaria e Romania. Numerosi sono stati gli studiosi provenienti dall'Italia, in primis delle Università di Padova, Venezia, Trieste, Torino e Pescara, legate al Dipartimento di Lingua e letteratura italiana dell'Università di Belgrado da una storica e proficua collaborazione. Docenti e studiosi hanno svolto un'ampia riflessione su una tematica più che mai attuale: l'analisi e lo sviluppo degli aspetti transregionali e interculturali della lingua e della cultura italiana, richiamandone il valore umano e sovranazionale che va, appunto, "oltre i confini". Attraverso la partecipazione attiva al dialogo multilingue e interculturale delle Regioni geografiche dei Balcani e Danubiana, la lingua italiana e le sue espressioni letterarie e culturali sono state così inserite a pieno titolo nell'orizzonte più ampio della nuova Europa. Un posto di spicco hanno assunto infatti le tematiche europee del multilinguismo e della formazione multilingue universitaria. Si è riflettuto anche sulle nuove prospettive di sviluppo dell'insegnamento della lingua italiana: come lingua transregionale "di dialogo" nell'ambito della strategia costitutiva della Macroregione Adriatico-Jonica, come lingua di formazione delle nuove generazioni della regione dei Balcani, per le quali è stato recentemente aperto il programma UE Erasmus Mundus, e come lingua di lavoro, in relazione alle nuove opportunità di impiego offerte dalle aziende italiane (nuovi stabilimenti Fiat di Kragujevac, di Benetton a Nis ecc.) che stanno sorgendo in Serbia e nella regione geografica dei Balcani. bm per informazioni www.esteri.it
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