Italian factor - moltiplicare il valore del nostro Paese, dibattito alla Camera dei Deputati sulle opportunità nel prossimo futuro
Roma 8 luglio (cronaca) “Italians do it better”? Il carattere di un popolo, la sua psicologia collettiva, la sua forza e le sue debolezze sono in grado di rappresentare il fattore su cui far leva per accrescere il potenziale produttivo ed economico di un paese? La risposta per l’Italia intendono fornirla Francesco Morace e Barbara Santoro, autori di “Italian factor. Moltiplicare il valore di un Paese” il libro edito da Egea in cui viene affrontato il ruolo dell’Italia, del suo sistema impresa, della sua dimensione culturale, nello scenario di cambiamento radicale che giorno dopo giorno si dipana sotto i nostri occhi. Dopo vent’anni in cui il nostro paese è rimasto ai margini della social innovation che sta cambiando il mondo, Morace e Santoro descrivono questo cambiamento d’epoca. Se l’X Factor degli show televisivi rappresenta il talento, per il destino dell’Italia la X non è un’incognita, ma il condensato stesso delle sue potenzialità. Questi ed altri temi sono al centro del dibattito organizzato da Shenker in occasione della presentazione del libro che si tiene Mercoledì 9 Luglio 2014 alle ore 15.30 presso la Sala delle Colonne della Camera dei Deputati a Via Poli a Roma. All’incontro – moderato da Giovanni Anversa, Capostruttura di Rai Tre – intervengono con gli autori il Presidente del Gambero Rosso Paolo Cuccia, il Senatore Tito Di Maggio, la Vice Presidente di Altaroma Valeria Mangani, il Presidente Symbola, Fondazione per le Qualità Italiane Ermete Realacci, la Vice Presidente di Moleskine Maria Sebregondi, il Presidente Fondatore di Altagamma Santo Versace. Nel corso della tavola rotonda sono previsti contributi video di Francesco Casoli – Presidente di Elica e del progetto Sua Eccellenza Italia. “A nostro avviso” - spiegano gli autori - “la X si trasforma in una I, dando origine all’Italian factor (If), la formula rappresentata da un mix di intelligenza, creatività, gusto, capacità tecniche e artigiane, difficili da moltiplicare e diffondere, persino da comprendere tanto da costituire un mistero insondabile, ma da non confondere con il made in Italy. Un quid da allenare per essere migliori”. A dispetto di quanto si dice e si legge sul sistema Paese, esiste la possibilità concreta che l’Italia e gli Italiani giochino un ruolo rilevante in uno scenario globale di cambiamento non solo locale, ma anche dell’intero mondo. L’Italian factor dimostra la propria forza dispiegandosi nella concretezza di una dimensione aziendale fatta di successi, un concetto che spiega come le aziende italiane possano moltiplicare il loro valore e il loro peso nel mondo, come attestano i tanti casi di eccellenza presentati nel libro: da Brunello Cucinelli a Eataly, da Ferragamo a Moleskine e YOOX, aziende illuminate in grado di trasformare la crisi in opportunità. / bm
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