Pietà, dal latino pietas –atis: affetto devoto del figlio verso il genitore, la Patria, Dio. Nel linguaggio comune avere compassione e partecipare al dolore altrui. Nell’iconografia cristiana qualsiasi opera figurativa che rappresenti Cristo morto tra le braccia della Madre.
Nei secoli molti pittori e scultori hanno affrontato questo tema con risultati meravigliosi da Tiziano a El Greco, da Van Gogh a Gagini ma se dici Pietà l’artista che ti viene subito in mente è Michelangelo Buonarroti (Caprese, 1475, Roma 1564) che ne ha scolpite tre e tutte e tre, per la prima volta, si troveranno riunite nello stesso luogo anche se, di fatto, gli originali non lasceranno la loro sede.
Dal 24 febbraio al primo agosto 2022, organizzata a Firenze in occasione dell’incontro “Mediterraneo frontiera di pace 2022", nella tribuna di Michelangelo, nel Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, saranno esposti, insieme alla Pietà Bandini, da poco restaurata, i calchi in gesso delle altre due pietà michelangiolesche: la Pietà Vaticana, posta in San Pietro, e la Pietà Rondanini, visitabile dal 2015 nel nuovo museo allestito nell’antico ospedale Spagnolo nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco di Milano.
Nel prossimo autunno la mostra sarà a Milano nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, dove si aggiungerà ai due calchi in gesso, provenienti dai Musei Vaticani, anche quello della Pietà Bandini.
I tre capolavori coprono 50 anni di vita dello scultore e sono la dimostrazione di quanto sia stato importante, per tutta la vita del maestro, la ricerca di forme espressive ad alto impatto emotivo.
Si va dalla perfezione assoluta della Pietà Vaticana (1498-1499), una Maria giovanissima e il corpo di un giovane uomo nel pieno della vigoria abbandonato esanime tra le braccia della madre all’essenzialità della Pietà Rondanini (1552-1553), ultima, incompiuta opera del Buonarroti, i segni dello scalpello che incidono nella carne delle due figure il dolore senza tempo di una madre che sorregge il figlio morto e quello di un figlio che si è offerto in sacrificio per amore dell’umanità. La terza Pietà è quella Bandini (1546-1555), l’unica in cui sono presenti altre due figure a sorreggere il Cristo senza alleviare la fatica e lo strazio di Maria, la scultura posta al vertice della composizione rappresenta Nicodemo nel volto del quale Michelangelo, forse, scolpì se stesso.
Titolo della mostra un verso di Dante, Paradiso XXIX,91, “Non vi si pensa quanto sangue costa” scritto dallo stesso artista in un disegno della Pietà donato alla marchesa di Pescara, Vittoria Colonna.
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