La National Gallery ricorda Raffaello Sanzio nel suo 500° anniversario della sua morte. Quasi 90 capolavori del genio assoluto del Bello sono esposti da sabato nelle sale del prestigioso museo londinese. 90 capolavori che riflettono, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’arte eclettica e poliedrica di Raffaello. È la prima volta che tanti capolavori dell’urbinate sono portati fuori dall’Italia ed esposti per una retrospettiva di così alto valore artistico e storico. Vent’anni di attività intensa del supremo interprete della pittura dell’Alto Rinascimento. Sono esposti i capolavori più noti: la Madonna del Cardellino, la Fornarina, il ritratto di Baldassarre Castiglione e tanti altri, che esprimono la bellezza del tratto, che si tramuta in sublime espressione di perfezione. È la prima grande esposizione in Inghilterra dopo la pandemia. E non poteva essere meglio celebrata. I curatori dell’evento David Ekserdjian e Tom Henry hanno saputo integrare la collezione raffaelita della Gallery con prestiti, talora senza precedenti, ottenuti da tutto il mondo, garantendo fin d'ora il successo annunciato di un'esibizione destinata a restare aperta al pubblico dal 9 aprile al 31 luglio. Alcune opere non sono arrivate, come la Sacra Famiglia , che l'Ermitage di San Pietroburgo ha trattenuto per le note vicende ucraine. L’esposizione segue passo passo la breve vita ma intensa di Raffaello, sin dalle sue prime esperienze nella bottega del Perugino a Perugia. La mostra prosegue evidenziando le influenze fiorentine di Michelangelo e di Leonardo per concludere con il periodo romano, dove Raffaello, star del tempo, espresse la sua somma arte, sotto la protezione di mecenati e papi. Concentrata esclusivamente su di lui, l'iniziativa - ennesimo grande evento nato sotto la direzione di Gabriele Finaldi, lo storico dell'arte italo-britannico chiamato dal 2015 al timone della prestigiosissima istituzione londinese - fa ricorso anche all'utilizzo di filmati e strumenti ricreativi per accompagnare i visitatori. E trova la sua sublimazione nella sala finale, dedicata alla ritrattistica: dall'Autoritratto con un Amico, arrivato dal Louvre, al ritratto di Bindo Altoviti, di proprietà della National Gallery of Art di Washington, a quello a olio di Lorenzo de' Medici, venduto dalla casa d'aste Christie's nel 2007 a un collezionista privato per l'equivalente di 37 milioni di dollari di allora. Un evento da non perdere per i contenuti, i dipinti ed il grande viaggio nell’arte di Raffaello.