A marzo si concluderà l’Expo Dubai 2020 e per i festeggiamenti finali l'Italia presenta un calendario ricco di eventi e spettacoli di artisti di fama internazionale. Tra questi troveremo il ballerino scaligero Roberto Bolle, il quale visitando il Padiglione Italia ha sottolineato il messaggio interculturale, di dialogo e pace che intende trasmettere con la sua performance che si terrà il prossimo 2 marzo sul palcoscenico di Expo Dubai, e il vincitore di Sanremo 2022 Mahmood.
L'Expo, posticipato di un anno a causa dell’emergenza pandemica, ha preso il via il 1º ottobre 2021 e si concluderà il 31 marzo 2022. Il tema dell'Esposizione, Connecting Minds, Creating the Future, ovvero Collegare le menti, Creare il futuro, è stato un vero e proprio sguardo verso le infinite possibilità che può produrre l’uomo dal punto di vista di innovazione tecnologica e di sostenibilità del Paese.
Il sito espositivo si snoda attorno ad un centro, piazza Al Wasl dal nome antico di Dubai, che significa appunto "la connessione". Alla struttura dell’intera area è stata data la forma di tre grandi petali che rappresentano le aree tematiche della manifestazione: Opportunità, Sostenibilità e Mobilità.
In questi mesi il Padiglione Italia, premiato durante l’inaugurazione dell’Expo come miglior progetto imprenditoriale, ha registrato un vero record di visitatori; infatti dall’apertura del primo ottobre fino ad oggi oltre un milione di visitatori ha potuto ammirare le varie istallazioni disseminate in questo incredibile padiglione, ideato con un architettura innovativa ed ecosostenibile che ha la capacità di “evolversi”, infatti quando è giunta a Dubai la struttura era formata da tre scafi di navi che sono divenuti il Padiglione Italia e che al termine della manifestazione potranno nuovamente solcare i mari per altre mete.
Molte sono state le novità tecnologiche che l’Italia ha portato a questa Esposizione Mondiale e il percorso del Padiglione tricolore prevede, tra le altre istallazioni, il Belvedere che è una costruzione circolare con sopra una cupola ricoperta da piante selvatiche del mediterraneo; l’Innovation Space dedicato alla ricerca tecnologica; e, inoltre, il “Teatro della Memoria”, dove si trova una copia del David di Michelangelo stampata in 3D, realizzata della Galleria dell'Accademia di Firenze e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università degli Studi di Firenze.
La posa di questa imponente copia del David ha suscitato molte polemiche a causa di una presunta censura; a tal proposito Vittorio Sgarbi ha dichiarato:
«L'Italia oscura il David di Michelangelo a Dubai in ossequio alla tradizione islamica: un'umiliazione inaudita, inaccettabile, intollerabile. Ci troviamo di fronte all'umiliazione dell'arte italiana. Il David è un'opera d'arte e non deve essere censurata»
Ma secondo il direttore artistico Davide Rampello «Si tratta di una prospettiva inedita, introspettiva ed emozionante. La statua poggia all'interno dell'area dedicata alle visite di rappresentanza da cui è, comunque, visibile nella sua interezza dal basso. Questo è stato l'approccio concettuale, il resto sono interpretazioni che valgono come tali. Il David, icona di bellezza e perfezione, è posto al centro dell'area chiamata Teatro della Memoria. Nella cultura odierna, confondiamo il concetto di memoria con l'archivio. Ma la memoria ha molto di più, il fattore emozionale: il David, in quella posizione, offre subito lo sguardo ai visitatori diventando il testimonial della memoria». G.L.